Vero e Falso
Esiste una realtà oggettiva là fuori, che prescinde dal soggetto che la guarda? Se adottiamo un’ottica realista sì: la realtà è là fuori, che aspetta di essere incontrata per come è. Il compito del soggetto è di tendere a conoscerla con sempre maggiore precisione, e il compito del fotografo è riprodurla in modo fedele. Ma forse non è proprio così. La realtà può anche essere intesa come intrinsecamente connessa al soggetto che la osserva. Sono io, con i miei occhi, che vedo oggi in questo modo. Un’altra persona al mio posto vedrebbe diversamente, e io stessa a distanza di anni riguardando non vedrei più esattamente la stessa cosa. Con il suo portfolio, l’autrice afferma che la realtà che percepiamo è figlia degli occhi che abbiamo e, uso qui le sue parole, “la percezione di un oggetto può cambiare nel tempo e la rappresentazione della realtà attraverso la fotografia può essere influenzata da molteplici fattori”. C’è qualcosa di alchemico nel pensare che la realtà sia trasformata dallo sguardo che la incontra… Queste montagne rocciose, segnate dall’erosione, dimora di pini e alberi spogli, su uno sfondo di nuvole sono al mio sguardo sognanti. O forse è stato sognante lo sguardo dell’autrice, quando nel tronco ha visto la montagna.
Motivazione del giudice Gabriella Gandino